ROCKY ............................................................... conquista e riconquista del titolo


Una storia drammatica quella dello stallone italiano, costretto ai margini e desideroso di prendere la rivincita con sé stesso, cosa che sembra essergli riuscita dopo lo storico incontro con Apollo Creed, al termine del quale il pugile di Philadelphia, sconfitto dal campione ai punti, dimostra il suo valore riuscendo a terminare in piedi il match.

Rivincita



Vittoria















Ritiratosi dal mondo del pugilato per un problema all'occhio costatogli cinque settimane di ospedale e rifugiatosi nella palestra di Mickey, il protagonista è ora costretto a subire molteplici provocazioni mediatiche e umiliazioni da parte di Apollo, mosso, quest'ultimo, dal desiderio di rivincita per una conferma dopo quel verdetto un po' discutibile (cit.). Spinto dal desiderio di garantire un futuro migliore alla sua famiglia, il mancino Rocky Balboa decide di rimettersi in gioco e accettare la sfida lanciatagli da Apollo, presa ancor più sul serio dopo la nascita del piccolo Robert Rocky Jr. Affiancato dal lungimirante Mickey e motivato dall'elemento del coraggio, costante in tutte le pellicole della saga, il protagonista, interpretato da Sylvester Stallone, si presenterà in gran forma al Philadelphia Spectrum, riuscendo a battere in extremis Apollo e conquistando la cintura iridata. Da qui l'avvio di un'amicizia fraterna tra i due pugili, segno della sportività di cui è intrisa la sceneggiatura di Sylvester Stallone, il quale esordisce come regista a partire appunto da Rocky II del 1978. A manifestare questo legame anche il soggetto del terzo film della serie Rocky III del 1982, durante cui il massacratore di Philadelphia (cit.) subirà la perdita del suo manager Mickey e una sconfitta contro l'afro – americano Clubber Lang (Mr. T), pugile spregevole e affamato di vittoria contro cui Rocky, spinto da Apollo, suo nuovo allenatore, deciderà di ricombattere per la riconquista del titolo. A fornirgli, però, la carica necessaria ad affrontare la sfida è nuovamente la moglie Adriana che, come nel precedente episodio, riesce a trasmettere una notevole motivazione al marito, rivelandosi figura chiave nello scioglimento dell'intreccio narrativo.

Duro allenamento




2°match con Clubber















Formula che si ripete, dunque, quella del dramma perseguito dall'azione, consolidata nel secondo capitolo con il bisogno di combattere per la famiglia e nel terzo dal doversi riscattare per sé stessi, locomotiva tematica, questa, portata avanti in tutte le produzioni relative al carattere di Rocky Balboa da Sylvester Stallone, divenuto divo a partire proprio dall'esordio nei panni del pugile (1976).


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