BREAKING DANCE .......................................................... se fosse una questione di soli affari
Arrivato
al cinema ad estate quasi finita, il nuovo lunogometraggio di John
Swetnam, uscito nelle sale il 19 Agosto e distribuito da Key Films,
porta sul grande schermo la tematica del ballo sfrenato, a suon di
break dance. Già sceneggiatore di Step
Up All in, il regista
analizza la parte meramente burocratica del mondo della street dance,
specificando la costruzione del buisness attraverso youtube e il
mercato online.
Da
tempo alla ricerca di visibilità e successo per la sua crew, la
giovane Casey Wright (Sophia Agular) si imbatte nel talent scout
Quinn (Jay Ellis), il quale le promette un incremento del numero di
followers attraverso passaggi imprenditoriali, ad iniziare dalla
produzione dei videoclip fino ad arrivare alla partecipazione
all'ambito programma DanceOn. Trovandoci nell'era del digitale, il
prodotto cinematografico non fa altro che accentuare la tematica del
contemporaneo bisogno di visibilità telematica per ottenere
successo. Suggerendo alla ragazza di adeguarsi al mercato, il manager
la allontanerà progressivamente da sé stessa, facendola ballare su
passi altrui e limitandone, quindi, il talento di coreografa. Dovendo
puntare tutto su sé stessa e sul suo corpo, la ragazza si troverà
messa alle strette e di fronte alla scelta di dover tornare sui suoi
passi, a seguito dell'abbandono di Queen a causa dell'esclusività
richiesta da Bryson Chase (Marcus Emanuel Mitchell). Saranno
l'affetto degli amici e della madre Anna (Julie Warner) a permetterle
di ritornare sul palco e prendersi la sua rivincita, riconquistando
anche fiducia in sé stessa e negli altri. Diverse le situazioni
parallele all'andamento del film, tra cui le sventure di Tara
(Marissa Heart) e il sentimento provato da JJ (Jordan Rodrigues) per la protagonista. In
risalto un messaggio all'interno del prodotto cinematografico, quello
relativo a quel mondo artistico, per cui sarebbero
soltanto affari (cit.),
tanto straziante quanto deducibile, limitando così lo spazio
all'interpersonalità dei rapporti.
Affrontando
le tematiche della costruzione di immagine online, il film si
configura un teen movie in cui spiccano un buon ritmo di ballo hip
hop e una coerente scelta musicale, a discapito, però, della
profondità tra i personaggi, quasi totalmente assente se non fosse
per l'exploit finale tra JJ e Casey. Contando, inoltre, su buona
regia e montaggio accattivante, realizzato anche attraverso effetti
di transizione piuttosto semplificati, il lungometraggio appare un
prodotto particolarmente affascinante per un determinato pubblico
generazionale.
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