FESTIVAL DEI DUE MONDI ............................................... la kermesse generalista della città di Spoleto


Un dualismo efficace … questa la prima caratteristica che si nota facendo visita alla città umbra di Spoleto nei giorni del festival ideato da Gian Carlo Menotti, evento che investe tutta la città e tutti gli spazi architettonici presenti. A partire dalla sede del Municipio comunale, infatti, quello che risalta è proprio come tutti gli eventi centrali o collaterali della città confluiscano nel maxi contenitore del festival, dalla mostra dedicata a Fernando Botero, in programma fino al 20 settembre 2015. Molte le sculture presenti, tra cui busti di centauri, cavalieri, tori e cavalli fino ad arrivare a figure maschili e femminili, una raccolta finalizzata a sintetizzare il percorso avviato dal Maestro colombiano nel 1973. Attraverso la testimonianza dell'artista, raccolta e proiettata in dvd, è possibile interagire anche con le sue scelte, tra cui quella dell'utilizzo del gesso, materiale che diventa l'anima dell'opera, struttura matrice dell'oggetto rappresentato.












Sotto la direzione artistica del dottor Giorgio Ferrara, la manifestazione culturale resta unica nel suo genere, in quanto incorpora in sé discipline artistiche diverse, dall’opera fino ad arrivare all’arte in senso stretto. Un programma ricco, atto a soddisfare tutti i gusti, proseguendo fino al 12 luglio 2015 i suoi appuntamenti. Fondato da Gian Carlo Menotti nel 1958, il festival si propone di avvicinare due culture, quella americana e quella europea, due mondi appunto, stimolando in tal modo l’apertura di uno spettatore tipo. Geniale l'intuizione del Maestro nel creare il primo festival generalista in Italia, proiettando così la città umbra nel panorama della cultura internazionale. Diversi gli eventi in programma nel corso dell'edizione del 2015 del Festival, tra cui gli Incontri di Paolo Mieli, appuntamenti promossi dal Gruppo di Comunicazione Hdrà e riproposti dopo il successo della scorsa edizione. Ospite del meeting nella mattinata di sabato 4 Luglio è l'imprenditore Guido Brera, la cui testimonianza vorrebbe, probabilmente, stimolare il rinnovamento in vista del futuro. Raccontando il suo cammino nel romanzo autobiografico I diavoli, il golden boy della finanza italiana sembra suggerire, anche se in senso lato, il self made ed una sorta di “rischio calcolato”, aprendo la scatola nera della finanza ed attingendo direttamente alla propria esperienza. Leggere nel presente indizi di futuro ed imparare a vedere con occhi nuovi… questa la mission generale degli incontri moderati da Mieli, attraverso cui suggerire l'ampiamento dello sguardo, proprio perchè il paesaggio cambia quando cambia lo sguardo (cit). Tra gli altri eventi in rassegna nel corso del festival anche la riproposizione dell'opera Cosi Fan Tutte, scritta da Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte, ad apertura della kermesse il 26 giugno presso il Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti. Segreto dell'opera è la magia delle musiche del compositore salisburghese che, accanto all'intrigante gioco linguistico, ne rende il tono raffinato e la narrazione avvincente, storia di una scommessa sulla fedeltà femminile. Accanto agli eventi operistici della kermesse anche quelli di teatro e musica, tra cui spicca l'omaggio a Beethoven, altro gigantesco autore filo conduttore dei venti appuntamenti alla Chiesa di Sant'Eufemia e al Chiostro di San Nicolò.







Tanti altri gli appuntamenti artistici durante la sedici giorni spoletina, omaggi al mondo culturale italiano e non, come l'incontro musicale de La dolce Vita – the music of italian cinema, in scena il 10 luglio nella Piazza antistante il Duomo della città. Durante l'evento sarà possibile entrare a contatto con la bellezza della musica cinematografica italiana, attraverso le musiche di Nino Rota, Nicola Piovani ed Ennio Morricone, tra gli altri.


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