KINGSMAN ........................................................................... servizi segreti britannici
Soggetto del film è la
storia di una società supersegreta britannica che seleziona e forma spie, i cosiddetti
kingsman. Uscita in sala il 25 febbraio scorso e basata sul fumetto The Secret
Service di Mark Millar, la pellicola spicca notevolmente per l’eleganza dei
costumi e degli spazi cinematografici, tipici del gusto anglosassone, a partire
dalla sartoria fino a giungere alla dimora di Artù (Michael Caine).
Eggsy & Harry |
Ruolo cardine nel prodotto della settima arte in questione quello dell’agente Harry Hart (Colin Flirth), il quale, dovendo proporre, dopo
la perdita di Galahad, un nuovo Lancillotto, recluta il giovane figlio della
vittima Eggsy (Taron Egerton) per l’addestramento presso l’agenzia segreta dei
cavalieri, facendosi carico della sua formazione. Tematica principale della
sceneggiatura è l’assimilazione delle tecniche da parte di quest’ultimo, a cui
vengono impartite lezioni sul campo,
a fronte dell’iniziazione al ruolo di nuovo membro della cavalleria. Non
mancano lungo il tessuto del lungometraggio sequenze acrobatiche e misteriose,
quelle adatte al contorno di uno spy – movie d’effetto, tra cui lanci nel vuoto
con il paracadute, ponendo anche attenzione ai dettagli e ai luoghi, come nel
caso del tipico pub inglese. Diretto da Matthew Vaughn, il film predilige le
inquadrature a largo campo, in particolar modo quelle all’interno delle
locations, della birreria e del castello dell’antagonista principale Richard Valentine
(Samuel L. Jackson), miliardario megalomane intenzionato a distruggere il
mondo, attraverso un virus telematico.
Quarto lungometraggio
tratto dai fumetti di Millar, il film del regista e produttore Vaughn mira a
raccogliere i frutti di un’idea cinematografica basata sul reale – surreale,
come nel caso delle armi caricate a salve o della morte apparente di alcuni
elementi del team. Tutti particolari, questi, finalizzati a destare sorpresa ed
emozione nel pubblico non mancando di divertire, come era successo nel caso del
suo Kick Ass (2010), pellicola,
quest’ultima, indirizzata ad una larga mole generazionale di spettatori.
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