LUCY ................................................................................. un viaggio fantascientifico nell'essere
Uscito in Italia il 25 settembre 2014, il lungometraggio di Luc Besson narra la storia di una giovane ragazza e dell’inaspettata assunzione di consapevolezza di sé dopo il coinvolgimento nello spaccio di droga da parte della malavita coreana. Usufruendo di un cast stellare, il regista francese colora il prodotto della settima arte con un surplus di effetti speciali e scenografie computerizzate, toccando indubbiamente l’immaginario dello spettatore.
Un viaggio astrale ai
confini della fantascienza quello che Lucy (Scarlett Johansonn) è costretta a
compiere a causa dell’assunzione involontaria di CH4 sintetico, immesole nel
corpo al fine di impedirne il rilevamento e permetterne così il trasporto.
Stupefacenti le capacità fisiche e mentali che la ragazza venticinquenne di
Taiwan raggiunge a seguito dell’assorbimento della molecola da parte del
proprio organismo, dinamica che le permetterà di allargare al 100% le sue
percezioni sensoriali. Tanta azione e tanto dinamismo nella trattazione che
vedrà la nostra protagonista pronta al sacrificio per la scienza, una storia
surreale e fantascientifica interpretata dalla diva newyorkese nel migliore dei
modi, attraverso una loquace caratterizzazione mimica. Termine ultimo del suo
viaggio nella sfera del sé il professor Norman (Morgan Freeman), uno scienziato
dell’Università di Parigi, da tempo sugli studi del composto molecolare, a cui
resterà soltanto una chiave usb con cui trasmettere la conoscenza al fine di
metterla a disposizione dell’umanità. Supportata dall’operato dell’agente Del
Rio (Amr Waked), la protagonista riuscirà a liberarsi della condizione di alienamento della
realtà e a trovare così una sorta di pace con sé stessa, dopo esser partita
dalla sola aspirazione di sballo costante.
Contando su un buon
montaggio, fatto di sovrapposizioni di fotografie e sequenze filmiche, la
pellicola del regista francese risulta particolareggiata per lo più dalla
superba interpretazione del premio Oscar Morgan Freeman, nonché dalla
caratterizzazione dell’eroina centrale da parte dell’attrice statunitense, qui
in luce soprattutto per la tenacia interpretativa, qualità in lei già
apprezzata nei panni della Vedova Nera di The
Advengers.
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