QUEL MOMENTO IMBARAZZANTE ........................... una commedia amorosa dal gusto retrò


Uscito in sala il 28 Agosto dello scorso anno, la commedia diretta da Tom Garmican sembra voglia conquistare il pubblico attraverso l’uso di alcuni idoli delle nuove generazioni, tra cui la star di High School Musical. Faticando ad uscire dalla propria adolescenza, Jason (Zac Efron) incarna un single convinto ed apparentemente immune a qualsiasi tipo di legame che possa turbare il suo status, in continua fuga fin quando arriva anche per lui l’inaspettato e quindi (cit.).

la spensieratezza dei tre









Spingendosi fino al mutamento del protagonista, il tessuto della commedia americana mette in relazione il rapporto di amicizia e quello di amore, accostati nella sceneggiatura della pellicola. Ricordando lo stile delle commedie anni ’80, il film risulta talvolta debole e caratterizzato da momenti di ambiguità strutturale e tematica, in cui l’interazione verbale non sembra colmare ogni lacuna. Molto forte la tematica dell’amicizia, quella del protagonista con Daniel (Miles Teller) e Mikey (Michael B. Jordan), il primo conquistatore seriale supportato dall’amica Chelsea (Mackenzie Davis) e il secondo innamorato della moglie Vera (Jessica Lucas), l’unico a non trovare giovamento da una scommessa fatta con gli amici, a lasciar intendere, probabilmente, la complessità dell’amore, sentimento che giunge inaspettato. Cercando di colmare la mancanza degli amici, Jason incomberà prima nel malinteso e poi nella passione con Ellie (Imogen Poots), pur credendo inizialmente fosse una delle tante sue conquiste. Puntando sull’interpretazione dei personaggi centrali, il lungometraggio sembra brillare principalmente per la caratterizzazione particolareggiata di Teller nella veste di spalla principale, penalizzando così il ruolo e le qualità di Jordan, qui soltanto supporto narrativo.

Daniel e Chelsea








Jason ed Ellie







Mikey e Vera









Soffrendo di troppa leggerezza o vuotezza in alcune sequenze, il film si spinge verso la celebrazione della spensieratezza e, seppur lasci trasparire un gusto per le inquadrature soggettive ed introspettive, mancherebbe dello slancio verso l’assunzione di maturità dei personaggi, nonostante il finale lasci intravedere un cambiamento esistenziale.

e quindi .....

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