HORRIBLE BOSSES ................................................ piani criminali tutti da ridere


In sala dall’8 gennaio 2015, il film Come ammazzare il capo e vivere felici 2 riconferma il tema della farsa presente nel prequel, facendo leva sullo stesso cast protagonista del primo capitolo. Questa volta i nostri beniamini dovranno far fronte alla gestione della propria società, portando avanti il progetto del doccia – amico, partorito in seguito all’idea di mettersi in affari in proprio e sottrarsi alle angherie del lavoro dipendente.


Tutto parte dalla tematica del rapporto ossessionato con i propri datori di lavoro, fulcro tematico della pellicola Come ammazzare il capo e vivere felici del 2011, scritta e diretta da Seth Gordon, in cui i trentenni Nick (Jason Bateman), Dale (Charlie Day) e Kurt (Jason Sudeikis) si ritrovano uniti nella comune avversione per i loro capi e nel desiderio di riscattarsi a livello economico, incarnando, in un certo senso, il desiderio dell’uomo medio. A far da antagonisti all’interno della vicenda e a scatenare, dunque, la follia dei tre sono tre personaggi alquanto singolari, un manager psicopatico e sfruttatore interpretato da Kevin Spacey, una dentista maniaca interpretata da Jennifer Aniston e uno zimbello depravato interpretato da Colin Farrel, i quali porteranno i tre personaggi centrali all’elaborazione di un rocambolesco piano, un triplice omicidio del tutto improbabile. Sotto i costosi consigli e suggerimenti del mentore Dean Fottimadre Jones (Jamie Foxx), si ritroveranno gettati in situazioni imprevedibili ed impacciate, da cui riusciranno, però, a tirarsi fuori, senza portare a termine la missione ma traendone beneficio. Inseguimenti, braccaggio e raccolta di informazioni alla base dell’elaborazione del losco piano, tra avvelenamento e sotterfugi. Ritmo incessante quello della pellicola, in cui l’azione è resa esemplare anche grazie all’utilizzo di un cast stellare, dall’action hero Kevin Spacey alla fidanzatina d’America Jennifer Aniston. Focalizzandosi prevalentemente sui personaggi, la regia di Gordon sembrerebbe vivere più di immagini che di scene, accompagnandole con la musica coinvolgente di Christopher Lennertz.


Non volendo più sottostare agli ordini del lavoro dipendente, i tre inconsapevoli decidono di credere in loro stessi, puntando tutto sulla loro società dopo aver visto concretizzarsi un ordine di elevata tiratura da parte dell’imprenditore Burt Hanson (Christoph Waltz), il quale non fornisce garanzie di distribuzione, illudendo i nostri e lasciandoli nei guai. Per far fronte al problema e incassare ugualmente il capitale i nostri pianificano un rapimento, quello del figlio del magnate, coinvolto in prima persona nel piano. Questo il soggetto del capitolo attualmente in sala firmato da Sean Anders, basato nuovamente sul tema del riscatto economico e personale. Tornano anche i personaggi principali del primo film, quali il mentore Fottimadre Jones, la bella dentista Giulia, la moglie di Dale Stacy ed il meschino manager Harken, ad assicurare maggiormente la molteplicità interpretativa della commedia.
I protagonisti e Dean Jones

Harken con Nick e Dale










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