Narrazione letteraria,
divisa in cinque capitoli nel film diretto nel 2009 dal regista
americano, in cui la stratificazione temporale va a conciliare con
l'epoca del regime nazista e delle torture agli ebrei. Film aperto
dalla locuzione narrativa c'era una volta, ad indicare,
probabilmente, la valenza di soggetto favolistico, a cui segue una
identificazione spaziale (nella Germania dei nazisti). In
realtà ci troviamo nella campagna francese, in cui si pensa abbiano
trovato rifugio alcune famiglie di ebrei, oggetto della ricerca del
colonnello Landa, detto il cacciatore di ebrei,
identificazione primaria che denota il tema del film: i soprusi sul
popolo ebraico.
Aldo Raine con l'Orso Ebreo |
I bastardi sono i
guerriglieri capeggiati dal tenente Aldo Raine (Brad Pitt), al centro
dell'opposizione al regime autoritario di Hitler, mossi dalla comune
missione di voler uccidere tutti i nazisti. Molta teatralità
arricchita da una fresca sceneggiatura nelle sequenze dell'uccisione
di uno degli appartenenti al partito nazional – socialista tedesco,
un omicidio brutale ad opera dell'Orso Ebreo. Le
inquadrature sui volti dei personaggi e sulla natura circostante
hanno un carattere quasi fantasmagorico, come se l'elemento
realistico diventi punto di partenza per il gioco di luci e
montaggio. Altro carattere centrale del prodotto cinematografico è
quello di Emanuelle, nuova identità di Shosanna (Mélanie Laurent), divenuta proprietaria di un cinema parigino in cui si
consumerà la vendetta contro gli spietati terroristi tedeschi.
Infatti, dopo essersi offerta di ospitare la proiezione del film
sulle gesta naziste “Orgoglio della nazione”
a cui avrebbero assistito gli esponenti del partito, la giovane
ragazza, supportata dal compagno Marcel, mette in atto un piano per
compiere lo sterminio della razza dell'orrore,
appiccando l'incendio nel cinematografo. La tensione durante il corso
dei fatti diviene palpabile, essendo evocata anche dalle musiche e
dagli effetti dei piani sequenza con una particolare attenzione ai
dettagli e ai caratteri in questione, nonché allo svolgimento
temporale e retrospettivo delle azioni concernenti.
Emanuelle e la vendetta di Shosanna |
La
genialità narrativa della sceneggiatura riporta in video numerosi
flashback, portando il montaggio da lineare a frammentato, denotando
delle inquadrature e dei passaggi del tutto particolareggiati, al
fine di catturare lo spettatore ed accompagnarlo nell'introspezione
di fondo, in cui trova spazio anche una leggera ironia,
caratteristica ripetuta nelle opere del regista dello spaghetti
western.
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