Un incontro artistico
multi – funzionale quello che si è
tenuto ieri, 8 Agosto 2013, presso il centro commerciale Pescara Nord.
Protagonista l’artista italiano Stefano D’Orazio, storico batterista del gruppo
dei Pooh, attualmente impegnato con nuovi progetti teatrali e letterari, affrontati
nell’incontro pomeridiano introdotto dall’esecuzione di alcuni pezzi in veste
cover da parte di un collaboratore del musicista.
Presentato il testo
autobiografico dal titolo Confesso che ho
stonato – una vita da Pooh, edito da Feltrinelli e Kowalski Editore giunto
in pochi mesi alla seconda ristampa visto l’enorme successo ottenuto in
pochissimi mesi. Un racconto divertente, ironico e mai banale che affronta la
vita di un grande musicista, prendendola per i retroscena maggiormente in ombra,
riportati con aneddoti esilaranti e talvolta teneri e commoventi nel
ripercorrere gli avvicendamenti personali e collettivi della grande band di cui
Stefano sarà sempre uno dei simboli portanti. Il libro è forse l’avventura
maggiormente intima e realistica, sicuramente la più coraggiosa che Stefano ha
deciso di intraprendere in seguito alla sua decisione di lasciare i Pooh (2009)
per spaziare ancor di più nel campo dell’arte attraverso musical e teatro,
letteratura e comunicazione, denotando una continua ricerca di nuove sfide atta
a tener in moto l’animo dell’artista. Il testo in questione è una vera e
propria confessione auto – analitica, fatta con brillantezza, disincanto e
spensieratezza, un mettersi a nudo e un raccontarsi attraverso stonature e
inciampi senza alcun timore nel resoconto di tutto ciò che ha combinato e di
cui, però, l’artista non è affatto pentito perché motivo di crescita. Tra le
pagine del libro compaiono anche la famiglia del percussionista, i suoi dolori
giovanili e amori frugali, insicurezze e non di un ragazzo partito da Roma alla
ricerca di un’auto - identificazione trovata nell’incontro con la musica, a
partire dall’ascolto di un 33 giri dei Beatles regalatogli da una compagna di
Liceo, artefice del “miracolo” dell’incontro con la musica, fonte di entusiasmo
assoluto. Ogni pagina del libro consiste in un ricordo o una confessione,
appunto, tra nomi, persone, treni, aerei e molto altro, tutto quello che si
preferisce tener per sé stessi ma che nel testo diventa il modo di togliersi dalle scarpe parecchi sassolini (cit.
Stefano D’Orazio).
Guardare altrove per inseguire
nuovi obiettivi e desideri ………..……. questa la motivazione che
ha portato D’Orazio all’ardua decisione di abbandonare i Pooh, i suoi Amici di sempre, in seguito al trionfale
tour del 2009 con 38 concerti dal tutto esaurito, salutando i fans al Forum
Assago di Milano il 30 settembre dello stesso anno con una degna testimonianza
del percorso artistico e di quest’ultimo live lasciata nel DVD Ancora una notte insieme.
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