Un fine settimana da ricordare,
quello appena conclusosi a Pescara, durante il quale si è svolto il Workshop
dal titolo Libertiamo!, organizzato e gestito dal team dell’associazione So.Ha,
nata nel 2007 per dar voce ai giovani e sensibilizzare la popolazione del
territorio abruzzese verso alcune politiche inerenti all’ambito giovanile.
Durante l’evento suddetto, tenutosi presso lo spazio Matta, ex mattatoio della
città di Pescara, attualmente gestito in funzione delle attività culturali, tra
cui spettacoli, concerti ed eventi di condivisione come quello in oggetto. Un
vero e proprio momento di comunione quello che ha visto il relazionarsi di
circa 60 persone, tra cui giovani ma anche meno giovani, coinvolti nei dibattiti,
moderati dai tutor, ma anche in attività o giochi di ruolo che hanno
sicuramente trasmesso qualcosa ai presenti, quantomeno una lieve
sensibilizzazione.
Roberto Ettorre |
Roberto Ettorre, rappresentante legale della So.Ha, ha
illustrato i principi fondamentali per costituire un’associazione e alcune
nozioni sull’associazionismo, facendo buon uso della sua esperienza maturata
durante la sua militanza nell’associazione pescarese, mentre Giulia
Mistichelli, co-ordinatrice della So.Ha ha guidato i presenti nell’apprendimento
delle nozioni indispensabili per organizzare un evento, illustrandone fasi
principali e iter da seguire. Diversi i tipi di associazione, come dice
Ettorre, partendo da quella generica a quella culturale, passando anche per
quella di volontariato e quella di
produzione sociale, tutte caratterizzate dal numero minimo di tre soci. In
particolare, le ultime due vengono rispettivamente disciplinate dalla legge 266
e 383 del codice civile, lasciando spazio anche ai comitati di tipo totalmente
informali, ai circoli e alle associazioni asd o ong. Ogni associazione è
strutturata in varie parti, quali assemblea, consiglio direttivo, presidente e
comitato dei garanti, organi, questi, equiparabili a quelli della struttura
italiana, rispettivamente parlamento, governo, premier e corte costituzionale.
L’assemblea, quindi, in qualità di organo legislativo di una determinata
associazione, deve essere convocata almeno una volta l’anno ed è addetta all’approvazione dei
regolamenti, essendo costituita da tutti i soci. Nella fase di costituzione di
un’associazione va indicato il target di riferimento, per dedicarsi ad un
ambito preciso, registrando anche l’atto costitutivo e lo statuto al fine di
ottenere fondi dagli enti pubblici. Gli eventuali guadagni ricavati dalle proprie
attività saranno investiti per l’evento o manifestazione successiva, dopo
averli depositati sul conto corrente dell’associazione, aperto dietro il
possesso del codice fiscale, valido anche per l’affitto di una sede fisica e
per l’assunzione di personale.
Giulia Mistichelli |
La giornata di domenica
13 Gennaio, invece, si apre con un dibattito su pregiudizi e stereotipi in atto
nella nostra società, tra cui quelli di razza e di genere. Come enuncia lo
stesso Roberto, il pregiudizio non è altro, però, che un privarsi della
capacità di giudizio personale per andar dietro a modelli di comportamento di
altri, mentre lo stereotipo è il nucleo cognitivo del pregiudizio. Varie le
tematiche affrontate nel momento di confronto con i presenti, tra cui quella
dei Rom e del razzismo, ripercorse attraverso esempi video diversi e attraverso
un gioco di ruolo, effettuato coinvolgendo quattro partecipanti e quattro
osservatori. Dal gioco è emersa una riflessione insita nei giudizi che talvolta
le persone hanno nei confronti dello straniero senza conoscerne l’interessato,
pregiudizi appunto. Continuando per l’analisi costitutiva di un’associazione,
se ne deduce che essa deve operare all’interno di una società, esplicando la
sua missione e i suoi obiettivi. Una corretta analisi del contesto sociale,
appunto, ad anticipare gli obiettivi di finalizzazione, generali e specifici.
Si distinguono, inoltre, una valutazione in itinere, da effettuarsi durante lo
svolgimento del progetto, ed una finale, post- svolgimento. Facendo riferimento
anche al punto di forza degli eventi organizzati dall’associazione, il Festival
Culture Giovani, di cui da marzo inizieranno i lavori per la sesta edizione, Roberto
ha illustrato sommariamente i vari step operativi, tra cui quello di redigere
un comunicato stampa per ogni evento, da destinare agli organi giornalistici al
fine di invitarli e di una pre- promozione. Successivamente, a prendere la
parola è Giulia, occupatasi di illustrare le attività pratiche e tecniche dell’organizzazione
di un evento, a partire dalla redazione di un piano operativo ed uno economico
dettagliati ancor prima di una campagna pubblicitaria, attraverso locandine e
manifesti, nonché comunicazione attraverso i social network. E’ sempre
consigliabile coprire l’evento e l’intera organizzazione dello stesso con una
polizza assicurativa, dopo la richiesta del patrocinio e delle autorizzazioni,
nonché di un preventivo logistica, consistente in un bilancio su carta,
composto da budget, periodo, partner e tema.
In ultima analisi, sicuramente vanno riconosciuti alla
So.Ha e ai suoi membri una buona capacità organizzativa e uno scopo di
coinvolgimento, attraverso una libera informazione, come nel caso del workshop
in oggetto, teso ad allargare l’orizzonte di conoscenza e stimolare la libera
iniziativa. Notevole partecipazione |
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