L'avevamo
vista in scena con That's Amori e ne avevamo apprezzato la bravura.
Con Coma Profondo la compagnia Full Hd, composta tutta da giovani
artisti (dettaglio che non va trascurato), conferma il talento dei
suoi componenti. Questo testo, che ha già debuttato lo scorso anno
alla rassegna LET del Teatro Cometa Off, sarà in scena al Millelire
di Roma fino al 2 dicembre. Uno spettacolo tragicomico scritto
interamente da Simone Iovino che, insieme ad Emilia Di Pietro, ne
cura la regia. Un unico atto per raccontare gli ultimi venti anni di
uomo e dell'intera nazione. Fin qui nulla di particolarmente
originale, ma se a raccontare quello che è successo dal 1992 ad oggi
sono l'Ego, l'Es, il Super Io e l'istinto di conservazione di un uomo
in coma, lo spettacolo diventa curioso e altamente interessante.
La
scrittura pulita ed essenziale di Simone Iovino ci accompagna nel
cervello di un uomo ridotto ad uno stato vegetale. La vicenda
sembra scorrere tra battibecchi iniziali tra l'Istinto di
conservazione interpretato da Edorado Andreani e l'Es portato in
scena da Josafat Vagni. Il primo, cercando di capire le cause di
quello stato vegetativo, porta avanti una lotta contro il tempo per
uscire dal coma; l'altro cerca solamente di soddisfare i suoi bisogni
primari. A supporto di questi due personaggi, interpretati
magistralmente dai due giovani attori, interviene Beckett, l'Ego,
figura più riflessiva e meno coinvolta della vicenda, portato in
scena da uno straordinario Matteo Vanni, bravo a fungere quasi da
mediatore e a calmare
le acque. Le
musiche scelte dai due giovani registi tengono gli spettatori attenti
e concentrati a seguire la storia e a capire le cause del coma.
Edoardo Andreani e Mariangela Calia |
A
raccontare tutta la vicenda si presta la magistrale interpretazione
di una esuberante Mariangela Calia nei panni del Super Io. Vengono
fuori nomi, intrighi, massoneria e banche fino ad arrivare al momento
in cui l'uomo è entrato in coma.
Uno
spettacolo divertente, interessante che entusiasma il folto pubblico
in sala. Uno spettacolo che cattura l'attenzione già dal titolo Coma
Profondo che, a nostro avviso, è forse un po’ ingannevole,
facendo immaginare un possibile dramma tragico, mentre si tratta di
un testo significativo reso ironicamente.
La parte ironica, infatti,
arriva proprio quando ci si trova di fronte alle sfaccettature
mentali che compongono il cervello di un essere umano, in stretto
rapporto tra loro, una connessione che balla da conflitto ad
attrazione.
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