Serata
spettacolare quella di Mercoledì 12 Dicembre, tenutasi a Roma presso
il Circolo degli Artisti, location della zona casilina. Condotta
umoristicamente dal dj e speaker di Radio Rock Andrea Striano, detto
il Drago, la serata si è aperta con l’accoglienza sul palco e la
premiazione degli artisti indipendenti del Roma Videoclip, unica kermesse nazionale dell'ambito video-promozionale ideata dalla presidente dell’associazione culturale RomArtEventi
Francesca Piggianelli, giunta alla decima edizione. Durante il corso
dell’evento multi-culturale si è potuto assistere anche alla
proiezione dei migliori videoclip tra quelli proiettati al Nuovo
Cinema Aquila lo scorso 5 dicembre, ove sono stati premiati, tra gli
altri, Antonello Venditti e Loredana Errore con lo Special Award,
nonché Mariella Nava, Lara Martelli e Franco Simone per il suo
quarantesimo anno di carriera. Premi anche ai registi Francesco
Bruni, Federico Brugia, Marco Carlucci e Loris Lai. Miglior attrice
Francesca Inaudi e miglior compositore Carlo Crivelli, premiati
entrambi con lo Special Award, consegnato anche a Piergiorgio
Bellocchio, in qualità di miglior attore, il quale si è detto molto
emozionato e felice, sentimenti riscontrati anche nelle band degli
Eurofobia, degli Autoreverse, Mambassa, Vernice e Makay, composte da
giovanissimi attori/musicisti, protagonisti dei filmati, provenienti
dal territorio romano e non.
Si
desume agevolmente come il video musicale possa essere considerato un
microfilm a tutti gli effetti, una forma espressiva in costante
evoluzione, omaggiata nella rassegna della Piggianelli, da
considerarsi un riconoscimento e non un concorso. Valorizzando lo
stretto rapporto tra cinema e musica, ponendo attenzione celere ai
videoclip sociali e valorizzando l’operato degli autori giovani ed
emergenti, il Roma Videoclip si configura come un bel momento per
entrare in contatto con la fase di pre - produzione del filmato,
attraverso la testimonianza degli attori e dei registi, con la
produzione vera e propria e le difficoltà incontrate, minimizzate
dalla soddisfazione e dalla gioia per l’emozione di vedere il
prodotto ultimato, motivazione che, indubbiamente, ha incentivato i
giovani attori a credere nel progetto e a continuare nel percorso
artistico, lungo e difficile per definizione, come dichiarato da
Francesco Formichetti, arrivato con impegno e dedizione alla vittoria
del casting del Festival Internazionale del Film di Roma dell’anno
in corso, tenutosi a novembre presso l’auditorium-parco della
musica.
Seconda
parte della serata è quella del Mercurio, occupata dall’esibizione
di alcune band appartenenti al panorama musicale attuale, quali
quella dei Flyzone, dei Rakuda, dei Granada Circus, degli Aguirre e
dei Dispo. Presentazione di In
my Opinion,
primo video ufficiale della band Flyzone,
composta da Danilo Garcia Di Meo alla chitarra, Lucrezia Liberati
alla batteria, Giovanni Iurisci, cantante e chitarrista e dal
bassista Gerry Italia.
Unitisi nell’autunno del 2009, grazie alla
forte spinta creativa di Danilo Garcia Di Meo, i quattro hanno
presentato il disco, uscito a febbraio, con cui hanno voluto dare
sfogo alle proprie idee ed intenzioni, nonché al proprio sound
costitutivo, cercando di descrivere le situazioni quotidiane da cui
scaturisce la necessità di un risveglio e riscatto per combatterle,
come già lascia intendere il titolo del disco stesso Hard
day’s Morning.
Passando
alla band dei Rakuda,
si è potuto notare come i tre componenti siano riusciti a portare
nel giro di un anno circa, dalla Calabria a Roma, la loro particolare
ideologia musicale, fatta di una varietà che spazia da toni
prettamente aggressivi a livelli cauti. Partendo da una convinzione
musicale in cui credere e immettere se stessi, il chitarrista
Giuseppe, anche voce del gruppo, si mostra bravo e attento a
decantare l’assetto melodico dei pezzi del loro primo ep,
adeguatamente ritmati dal batterista Francesco e strutturati dal
basso di Salvatore. Mostrando un ritmo pulito e un deciso input
melodico – strutturale, sembra che i tre giovani si divertano molto
e che riescano a coinvolgere largamente i presenti con la forte
carica esecutiva, ottenendo, quindi, un ottimo risultato da cui
trarre stimoli per il futuro.
Quella
dei Granada
Circus
è, invece, composta da quattro ragazzi, provenienti da Roma ad
eccezione del batterista, siciliano, il quale si fa maggior portavoce
dell’assetto dei pezzi, dando una visibile carica al ritmo,
scandito con scioltezza allo strumento percussivo. L’aggressività
del primo chitarrista funge da sostegno alla vocalità del bassista,
bravo ad emozionare e a coinvolgere il pubblico con testi espressivi
in lingua italiana e inglese. Simpatia dei componenti anche
nell’intrattenimento del pubblico, incentivato dall’enunciazione
dei brani eseguiti e delle tematiche portanti, in una miscela di
rock, alternative e pop, rivisitate anche in chiave acustica e
vocalica, seppur scandite dalla forte impronta del batterista. Il
leader del gruppo è Alessandro, chitarrista, artefice dal 2009 di
questo nuovo tema musicale, fatto di rock e pop. I brani, nati ad
improvvisazione in sala prove, sono stati poi studiati e immessi nel
disco interamente autoprodotto di 10 tracce, presentato in occasione
del Mercurio Day, in cui sono riusciti a far convivere liberamente
anime e spiriti diversi, coinvolgendoli interamente con testi
talvolta riflessivi e meno spinti poiché nulla è
definitivo, nulla è oggettivo
(cit. Alessandro), una versatilità che appaga i presenti,
soddisfatti ed emotivamente coinvolti.
Ad
incentivare l’ottimo risultato del multi – concerto, ci hanno
pensato anche gli Aguirre,
band di cinque componenti, unitisi nel 2005 grazie a Giordano De
Luca, tastiera, chitarra e voce del gruppo. Cantautorato italiano,
psichedelia e new wawe sono le componenti principali del sound del
gruppo, caratterizzato da testi graffianti e surreali, simboleggiati
anche dal pop e rock di fondo. Il disco presentato, dal titolo
omonimo, consta di undici brani, registrati nel corso di nove mesi in
seguito all’interessamento di Stefano Switala, autore di colonne
sonore, offertosi per curare la produzione del disco, dopo aver avuto
accesso al vastissimo repertorio del cantautore De Luca. Lo stesso
Switala è, attualmente, chitarrista e tastierista della band,
accanto al fratello Davide, batterista, ad Alice Salvagni al basso e
Martino Cappelli, chitarra e altri strumenti a corde della band.
Carica, potenza ed incisività sono le caratteristiche principali
risultanti dall’ascolto degli stessi brani, scanditi diligentemente
dal batterista, strutturati in maniera arguta dal basso e melodizzati
da chitarre e voce in modo deciso.
A
delineare una serata ancor più sensazionale, giungono poi i Dispo
con
la loro lunga esperienza di diciassette anni di musica, fin dai tempi
del liceo. Una normale evoluzione (cit. Claudio) quella che ha
portato i musicisti alla loro incisione dal titolo You
vs Us/Us vs You,
presentato in occasione del Mercurio, ogni mercoledì al Circolo
Degli Artisti. Il disco esce, per ora, soltanto in vinile, con 5
tracce, di cui 2 appartenenti ad un gruppo di Liverpool con cui i
musicisti romani hanno avuto il piacere di collaborare. Si tratta di
un apparente rock progressive che, in realtà, sfocia in un tipo di
musica alternative e nel rock anni ‘70, molto spinta e decisa per
dare un maggior tratto di originalità ed un grido alle proprie
emozioni. Dividendo il palco con molti gruppi di alto livello, come i
Sax Ruins, con cui hanno intrapreso un tour europeo da poco concluso,
i Dispo sono diventati ormai una garanzia ed un nome rilevante nel
panorama underground della città capitolina e non solo.
In
definitiva, la serata può essere considerata un evento culturale
dalle molteplici sfaccettature che, partendo con il Videoclip, è
passato all’esibizione musicale dei gruppi autoprodotti del nuovo
panorama musicale, diventando un incontro tra cinema e musica, come
suggerisce anche l’essenza del videoclip stesso: il
cinema incontra la musica,
enunciazione, questa, presa anche a titolo dell’evento Roma
Videoclip ideato dalla dottoressa Piggianelli.
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