Altra sezione di
valutazione del concorso del Festival Internazionale del film di Roma dell’anno
2012 è stata quella riguardante la migliore opera prima e seconda, in cui ha trionfato
il film di Giovannesi Alì ha gli occhi azzurri, già
vincitore del premio speciale della Giuria. Questa volta, la giuria è composta
da Laura Amelia Guzmán, Stefania Rocca, Alice Rohrwacher, Tanya Seghatchian ed
è presieduta dall’attore-regista Matthew
Modine, il joker del capolavoro di Kubrick, rivisitato poi nel film di
Montanari, presentato quest’anno al festival. Al premio hanno preso parte i
film appartenenti ad ognuna delle diverse sezioni del Festival, quali concorso,
cinemaXXI, PIT e Alice nella città, concorso parallelo svoltosi presso la casa
Alice antistante l’Auditorium, in cui si è potuto assistere anche a incontri
con professionisti del magnifico mondo del cinema, tra cui Daniele Vicari con
il suo ultimo lavoro La Nave Dolce, Alice Rohrwacher e
Valeria Golino, ascoltate entrambe nella libreria del cinema per presentare i
loro film, Corpo Celeste del 2011 diretto da Alice e
Vi
Perdono di Valeria, la quale ha esordito quest’anno alla regia.
Una menzione speciale è
spettata al film Razzabastarda di Alessandro Gassman, in cui si parla di Roman,
immigrato rumeno, alle prese con la crisi e con l’educazione del figlio, dopo
esser stato abbandonato dalla moglie. Roman, padre infondo molto protettivo,
vive per la felicità di Nico e perciò è costretto ad unire al lavoro di
gommista e quello di pusher per tirar avanti e per alimentare il suo sogno di
portar il figlio a New York.
Atmosfere surreali
unite a dialoghi talvolta ironici di un bravissimo Gassman, rumeno che parla in
dialetto romano, rivisitati in una situazione che sembra sfuggire di mano, a
cui vanno ad unirsi i pregiudizi sugli extracomunitari radicati perfino nella
fidanzata di Nico, Chiara, la quale, dopo averne scoperto l’identità del padre,
scappa. Sullo sfondo della narrazione anche l’interesse di Nico per Dorina,
ragazza della strada che rimarrà incinta. Il tema di fondo è quello dell’amore
nel rapporto padre-figlio. Anche Michele Placido nel cast, ad interpretare l’avvocato
Silvestri in aiuto a Roman, personaggio da cui emerge profondità interiore alla
ricerca dell’accettazione mentre lancia un grido all’umanità nel non giudicare
lo straniero se non se ne conosce la storia.
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