Il teatro napoletano è
giunto a Roma con lo spettacolo di Carmine Borrino dal titolo Core
Spezzato, finalista al Festival di Teatro di Positano, andato in
scena al Teatro Millelire di Roma fino a domenica 28 ottobre.
Sul palco del gioiellino
del quartiere prati di Roma, gli avvicendamenti di un uomo, Massimo,
interpretato dallo stesso regista, conteso da due donne, Mira e
Veronica, l'una interpretata da Sara Saccone e l'altra da Melania
Esposito.
Si tratta della storia
d'amore di Massimo e Veronica, ostacolata da Mira, innamorata
dell'uomo, per il quale aveva abbandonato la sua famiglia e il suo
paese natale, l'Ucraina. La sceneggiata è ambientata a Napoli e si
svolge sullo sfondo di un unico set, la camera da letto di Mira, la
quale, non volendo arrendersi, ha cercato per tutto lo spettacolo di
riconquistare l'amore di Massimo, ormai, però, tra le braccia di
Veronica, giovane ragazza napoletana. É stata proprio la
napoletaneità a spingere l'uomo a scegliere la giovane compaesana,
come si dice: moglie e buoi...
Dialoghi significativi e
temi che vanno dal ridicolo, al comico, al drammatico; tra questi
risaltano quelli in dialetto napoletano, diligentemente ricalcato
soprattutto da Massimo, a segnalare una degna interpretazione di
Carmine Borrino, bravo anche nel costruire le scene fatte di cambi di
location frequenti, seppur sempre sullo stesso set. Interpretazione
toccante anche quella delle due attrici, attraverso cui è stato
possibile entrare in contatto con l'orizzonte femminile della donna
tradita e ferita. Fraintendimenti d'amore scaturiti dall'ambiguità
di Massimo, talvolta preso ancora dalla passione per la donna
straniera, nonostante sia in procinto di sposarsi con Veronica.
Lo spettacolo, costruito
attorno a questi tre personaggi e alla vicenda amorosa di fondo, ha
come protagonista principale Mira, la quale, venuta in Italia per
amore di Massimo, è rimasta, dopo soli quattro mesi, con il cuore in
frantumi, un core spezzato, appunto.
Elemento che emerge,
comunque, è quello della sfera riflessiva della messa in scena,
segnalata anche dagli abbassamenti di luce sui personaggi, ognuno
protagonista di momenti personali.
Molteplici le chiavi di
lettura offerte dallo spettacolo, a riconfermare la propensione del
Teatro Millelire, gestito da Antonio Lupi e Lorenzo De Feo, ad
ospitare rappresentazioni di elevato livello culturale.
Commenti
Posta un commento