Con
l’idea di raccontare le avventure di diversi individui di città è
nato il progetto de il
comandante e la cicogna,
ultimo film di Silvio Soldini, tornato alla commedia dopo essersi
cimentato nel versante documentaristico. Da domani in sala, la
pellicola, ambientata in una città ideale e astratta, costruita tra
Torino, Milano e non solo, nasce da una volontà di ribellione,
dall'inadeguatezza dello stare sulla terra e dalla voglia di volarvi
sopra, proprio come una cicogna che osserva tutto dall'alto senza
esserne particolarmente turbata e riuscendo a sperare in un futuro
diverso.
Così,
in una dimensione surreale e quasi magica, si intrecciano le vicende
dell'idraulico Leo Buonvento, interpretato da Valerio Mastandrea, il
quale, ogni giorno si trova a combattere, da solo, con l'educazione
dei figli, Elia (Luca Dirodi) e Maddalena (Serena Pinto).
Incoraggiato anche dalla moglie scomparsa, Teresa, interpretata da
Claudia Gerini, l'uomo sarà costretto a dividersi tra i problemi
familiari e quelli lavorativi, affiancato, in questi ultimi, da
Fiorenzo, interpretato da Yangshi. Sul versante opposto del film,
Diana Rigamonti, interpretata da Alba Rohrwacher, rappresenta
un’artista alle prese con la crisi lavorativa e con la mancanza di
soldi con cui pagare l'affitto al padrone di casa Amanzio,
interpretato da Giuseppe Battiston, uomo dal linguaggio intellettuale
ed aulico.
E’,
invece, l’attore Luca Zingaretti a dar forma e voce all'avvocato
Malaffanno, stravagante e truffaldino, personaggio carico di comicità
velata dalle sue gesta, in cui verranno ad essere coinvolti anche Leo
e Diana, l'uno per un riflesso legale e l'altra per la realizzazione
di un affresco.
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Leo e Diana |
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Teresa |
Il
tredicenne Elia è il classico ragazzo solitario che trova quale
unico conforto al suo malessere interiore l'amicizia con la cicogna
Agostina, con cui si confida riuscendo, almeno in parte, a
liberarsene. Insieme ad Amanzio, con cui costruirà un bel rapporto
di amicizia, il giovane risulta essere una delle figure centrali del
film, essendone una stratificazione alquanto sensitiva, mentre la
sorella Maddalena è una sedicenne alle prese con le storielle
d'amore e con i molti fidanzatini. A sottolineare l'orizzonte
osservativo del mondo, oltre alla presenza della cicogna, sono,
anche, le statue di Garibaldi, Cazzaniga, Da Vinci e Leopardi,
animate dalle voci di Pierfrancesco Favino, Gigio Alberti e Neri
Marcorè.
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Amanzio ed Elia |
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Leo e i due figli |
Tematica
di fondo è, in un certo senso, quella dell'amore, di tipo
soprattutto familiare, un legame che va intensificandosi nel corso
del film, fino a culminare nell'abbraccio dei componenti della
famiglia. Attorno a questo focus centrale, concernente le storie di
Leo, Elia e Maddalena, si susseguono le varie situation comedy degli
altri personaggi, intenti a regalare sorrisi e coinvolgimento.
L'amore giunge al suo culmine solo nel finale, con l'unione di Leo e
Diana, di cui anche Teresa, figura onnisciente, è compiaciuta. Prima
volta sullo schermo per Luca Dirodi e Serena Pinto, i quali hanno
dato ai loro personaggi una degna interpretazione, affiancati
dall'estrema professionalità del regista e degli scenografi, nonché
dalla spiccata preparazione artistica di tutti gli attori,
cimentatisi anche in diversi dialetti locali e accenti molteplici, a
partire dal ligure della Gerini, fino ad arrivare al napoletano di
Mastandrea; varianti linguistiche, queste, particolari e ben
accentuate. É stato possibile assistere, inoltre, anche alla
conferenza post – proiezione tenuta dagli attori e dallo staff
produttivo del film, tra cui il regista e il rappresentante della
Warner Bros Pictures Lionello Cerri, i quali hanno presentato il
prodotto filmico sottolineandone le fasi costitutive ed
interpretative operate dagli stessi attori, che hanno dichiarato di
essersi emozionati ad impersonare le parti, a partire da Luca
Zingaretti, molto divertito nel rivestire i panni dell'avvocato
milanese dalla lunga capigliatura.
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La cicogna Agostina |
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