Dopo
il successo del 29 Agosto, in cui è stato possibile assistere alla
prima edizione del Premio Aurum, la location ha aperto le porte a
Settimo
Senso,
festival cinematografico di cortometraggi coordinato dal comune di
Pescara, dall’associazione culturale San Benedetto e dalla padrona
di casa Arianna Di Tomasso, avvalsasi della collaborazione di
Annarita Della Penna, tra gli altri. Serata sbalorditiva in cui, dopo
aver attraversato la lettura interpretativa di alcuni componimenti di
Gabriele D’Annunzio da parte delle attrici Antonella
De Collibus
e Raffaella
Micolitti,
molto attente a delinearne la tematica trattata e professionali nelle
tonalità, si sono esibiti i Diesis
in condotta.
La band, formata da sei ragazzi, ha allietato il pubblico con la
riproposizione di molti pezzi in veste cover, a partire da Imagine
dei Beatles. Viaggio musicale carico di emozioni e condotto
diligentemente nei vari brani reinterpretati, tra cui la celebre
ancora
ancora ancora,
in cui i musicisti si sono distinti per l’impegno e la
reinterpretazione, elementi riscontrati anche in l’importante
è finire,
entrambi, questi, brani appartenenti alla discografia di Mina. Si è
notato come le chitarre di Massimo De Cesare e Francesco Rigon, unite
alle tastiere di Alessandro Di Fabio, donino alla band una buona
impostazione melodica, a cui si aggiunge quella vocale di Barbara
Pozzoli, entrambi elementi ritmati dalla batteria di Fabrizio
Santamaita e strutturati dal basso di Giuseppe Renzetti. A regalare
sorrisi e divertimento al pubblico ci hanno pensato gli Estrodestro,
i quali si sono esibiti in sketch esilaranti, utilizzando i
fondamenti dell’improvvisazione teatrale, intesa come arte
interpretativa e creativa. Creazione e allestimento di situations
comedy varie sul momento e di costruzione del rispettivo setting,
dopo aver ottenuto suggerimenti dal pubblico presente in sala,
accorso numerosissimo per assistere al festival, in cui sono
previste, oltre alle esibizioni dei musicisti e improvvisatori, anche
proiezioni di alcuni corti cinematografici. La presentazione è stata
condotta, questa volta, da Andrea Di Bella e Lisa De Leonardis che,
nell’introdurre i corti in concorso, diversificati tra categoria
autori ed emergenti, ne hanno esplicato le tematiche. Il concorso si
concluderà il 2 settembre con la premiazione del migliore tra i
quattordici, selezionato da una giuria professionale, composta da
attori, registi e scenografi, la cui votazione andrà ad unirsi a
quella di una giuria popolare, scelta tra i presenti. Tra i corti,
Lily’s
pub
di Carlo Pettinella, da cui emerge una buona musica di
accompagnamento ed una storia che ruota intorno a più figure
maschili; in Tiro
a vuoto,
invece, diretto da Roberto Zazzara, viene sottolineato il realismo
delle tematiche messe in scena, tra cui i rapporti ed il disagio
giovanili, mentre in Patchwork
di Lorenzo Materazzo, la tematica giovanile viene portata ad un
orizzonte riflessivo, narrando del viaggio di un ragazzo solitario,
immerso nei suoi pensieri e nel suo senso di inadeguatezza. Tematiche
giovanili e storico – popolari in Patchwork,
Sarrancuni
a mortilla e
l’Anno
che non piove,
fino ad arrivare a I
tweet di
Mario Parruccini, altro cortometraggio di tematica realistica, in cui
si affronta la storia di una ragazza con un forte bisogno di
comunicare e di distaccarsi dalle piattaforme dei social network,
come twitter.
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