Spettacolo,
emozione, arte e musica: questi gli ingredienti della serata del 21
settembre, tenutasi a Roma presso il circolo Andrea Doria, in via del
Baiardo. Evento di chiusura del circolo e di inaugurazione della
stagione autunnale organizzato dal team O’live, formato da Tiziano
Iosca, Andrea Agresta e Nicolò Castiglione, sempre attenti a dare
spazio e libero sfogo all’arte e alla creatività giovanile. Grafic
– arts con dipinti e graffiti hanno contornato l’evento di
maggior attrazione, quello delle esibizioni musicali di due band
romane, composte da giovani musicisti, anticipate dal momento
musicale di Avi Gindratt, esibitosi in veste di solista chitarra e
voce nel progetto intitolato
Propaganda,
da cui si nota una notevole dose di impegno esecutivo.
I
primi a solcare il palco sono stati i sei membri degli Inna
Cantina Sound
che, dopo esser stati assenti dalla scena dei live per circa sei
mesi, sono tornati a far sentire il loro sound tendente al raggae e
allo ska, divertendo ed emozionando i partecipanti alla serata,
coinvolgendoli e facendoli ballare senza sosta con alcuni loro pezzi,
tra cui Io
sono un Maya,
La
Fumo
e Il
maresciallo Sciallo,
ciascuno introdotto da una presentazione tematica e strutturale.
Occhi
puntati sul gruppo successivo, quello degli Space
Bugs,
giunti al loro ultimo concerto romano prima di intraprendere il tour
negli United
States of America.
I ragazzi si sono presentati con la classica struttura costitutiva, a
cui però sembra essere stato aggiunto qualche accorgimento, forse,
effetto della carica per l’imminente tour che li vedrà solcare
palchi importanti e che potrebbe assicurargli un posto di maggior
rilievo nel panorama musicale, questa volta, internazionale. Il
batterista Alessandro Cavallaro, general manager della band, ha
confermato la sua decisa impronta e spinta ritmica in tutti i pezzi
proposti, dei quali è anche autore di musiche e testi. Ad
accompagnare la voce principale di Daniele Calabrò nell’esecuzione
dei nove brani, tra cui Space
Bug Junkie, The Whale
Song
e What
is Soul,
sono stati il rapper – cantante di origini americane Avi Gindratt e
le due coriste, Heidi Li e Francesca Ngoc Lan Tran.
Daniele Calabrò & Avi Gindratt |
Heidi Li & Francesca Ngoc Lan Tran |
Durante l’intero
svolgimento del concerto, Daniele ha dato sfogo a tutta la sua
poderosità vocalica, acquisita grazie ad un’assidua preparazione,
mentre Heidi ha confermato una certa costanza musicale. La prima
corista, Francesca, invece, ha deliziato i presenti con le
particolarità del suo timbro vocale soprattutto nel pezzo Annie,
eseguito in qualità di prima voce. Struttura dei brani sottolineata
dal basso di Fabio Gabbianelli, primo vero collaboratore del leader,
il quale ha fatto sentire una marcata incisività strumentale nelle
canzoni proposte, appartenenti all’album ufficiale Junk
Cereal.
Ricca forza melodica si è potuta reperire nel brano Faster,
maggiormente dedicato alle chitarre di Leandro Fiacco e Marco
Zitelli. Ingresso a sorpresa di Super
Junko
sull’ultimo pezzo Get
off your ass,
anticipato da Mothership
Connections,
eseguiti in chiave prettamente strumentale a livello melodico e
ritmico.
Leandro Fiacco & Marco Zitelli |
Entrambi
i gruppi, interagendo con il pubblico, sono riusciti a rendere la
serata culturalmente accattivante, grazie al linguaggio universale
della musica. Lavoro incessante per il gruppo degli Space
Bugs nella
preparazione dell’american - tour, a partire dal loro assetto, con
la sola chitarra di Marco Zitelli, il quale sembra non temere il
lavoro quasi doppio che dovrà effettuare, nel quale, comunque, sarà
affiancato da Fabio Gabbianelli, che ricoprirà l’assenza
dell’altra chitarra attraverso l’uso della loop station.
L’assetto vocale della band, invece, sarà costituito solo
dall’americano Avi e dalla corista Francesca, tenuto conto
dell’assenza di Daniele ed Heidi.
Alessandro Cavallaro |
Nell’arduo
compito, saranno affiancati anche dalla voce dello stesso leader,
punto cardine della band, tanto per l’impronta ritmica decisa e
intensa della sua batteria, quanto per essere stato il promotore del
progetto artistico - musicale, da sempre portato avanti con passione,
diligenza e soprattutto coesione.
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