Primo
dei 5 appuntamenti della rassegna Ecce
Homo, curata da Ezio
Budini, tenutosi nella serata di lunedì 2 luglio presso lo
stabilimento balneare La Lampara, sul lungomare di Pescara, in cui
vengono riproposte alcune delle lettere dell'opera omonima di John
Fante, autore e sceneggiatore italo – americano del 900. La lettura
interpretativa è affidata a Domenico Galasso, il quale, servendosi
della ricca espressività della sua voce, delimita e differenzia i
caratteri dei personaggi e le loro emozioni, variando la tonalità,
il volume e l'intonazione. Accompagnato dalla melodia soave
dell'arpa, di cui si è occupata Clara Gizzi, la serata inaugura il
laboratorio che lo stesso Domenico condurrà su John Fante a
Torricella Peligna, città natale di Nicola Fante, padre dello
scrittore. Il racconto si configura come la narrazione della nascita
del figlio, colui che porterà avanti la dinastia dei Fante. La scena
è ambientata a Los Angeles e i caratteri presi in esame sono quelli
di John e Joyce Fante, il dottor Stanley e quello di Nick Fante,
visto come l'eroe delle piccole disavventure narrate. Le tematiche
sembrano portare e indurre ad una riflessione sull'amore, sulla
famiglia, sulla vita e sul rispetto, attraverso la narrazione da
padre a figlio, giungendo infine al nipote che avrebbe portato avanti
la generazione. Domenico prova una profonda gioia nel riproporre e
nell'interpretare il testo, proprio nel sessantesimo anniversario di
pubblicazione dell'opera stessa.
Il
pubblico appare soddisfatto dall'apertura della prima edizione di
Ecce Homo, grazie alla agilità vocalica del protagonista ma anche
per via del dolce accompagnamento musicale, aspetti che danno a
questa serata di reading il giusto spessore e la giusta ascendenza
sul pubblico, ora sicuramente in attesa del secondo appuntamento che
il 9 luglio vedrà Milo Vallone, accompagnato da Federico Galli nella
serata “In Terra d'Abruzzi”, sempre presso la stessa location
suggestiva.
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