L'album
costituisce il primo esperimento realizzato in studio dalla band
veneta Hands Off Alice che muove i primi passi già nel 2006 fino ad
arrivare all'attuale formazione. Francesco Bozzato alla chitarra,
Sergio Renier alla voce, Massimiliano Barbieri alla sezione ritmica e
Douglas D'Este alla batteria sono i quattro componenti del gruppo che
si muovono nella musica rock con attitudine nazional popolare.
Nove
canzoni orecchiabili e piacevoli, perfette per gli amanti del genere
pop – rock, in cui spicca la buona tonalità della voce di Sergio
Renier.
Anche
se i testi non convincono del tutto, essendo un po' troppo di matrice
sociale e sindacale, complessivamente il disco, visto il sound hard –
rock contornato da buoni arrangiamenti e da intermezzi armonici, può
considerarsi un ottimo esordio. Somiglianze tra la vocalità del
cantante Sergio Renier con quella di Luciano Ligabue e assonanze tra
le loro sonorità con quelle dei Litfiba, conferiscono al disco e
alla band una connotazione prevedibile che potrebbe non incuriosire
gli ascoltatori. In ultima analisi, comunque, focalizzandosi sugli
elementi di carattere positivo del disco, come le buone doti canore
di Sergio Renier, i buoni arrangiamenti e l'eccellenza dei modelli
presi a sostegno del proprio sound, il lavoro risulta essere
abbastanza convincente e dà speranza per una futura crescita
artistica della band, la quale merita attenzione anche nell'ascolto
del disco presentativo.
Tracklist
- Sotto la città
- Pensieri senza peso
- Il Dio degli ultimi
- Parte di un'idea
- Guardami
- Cammino cammino
- Down in Chinatown
- Scivolo fuori tempo
- Il mezzo migliore
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