THE
DOORS- di O.STONE
LA
VITA DI JIM MORRISON
Introduzione:
Nel seguente spazio verrà recensito il
film "The Doors" del 1991, diretto da Oliver Stone e
realizzato in occasione del ventesimo anniversario della morte del
leader della band, Jim Morrison.
Recensione:
Il film costituisce il ritratto della
rock – band più importante degli anni 60 e del suo cantante e
compositore Jim Morrison, interpretato da Val Kilmer. A quaranta anni
dalla morte dell'artista, avvenuta nel 1971, questo articolo vuole
essere un omaggio alla memoria della band e del suo carismatico
leader. La scena di introduzione al film vede l'artista nello studio
di registrazione intento ad incidere senza musica; egli conclude
questa scena con la frase: "la cerimonia sta per iniziare",
riferendosi indubbiamente alla cerimonia del film – documentario.
L'inquadramento temporale di questa scena arriva subito dopo quando
capiamo che si tratta del giorno del compleanno di Jim, grazie ad
un'amico che lo invita ad uscire dallo studio.
Subito dopo, la scena è dominata da un
flash – back in cui si vede Jim, molto piccolo, in auto con la
famiglia; si trovano in New Mexico, nel 1949, dove c'è stata
probabilmente un'epidemia; Jim guarda dal finestrino le persone
ferite e disagiate con uno sguardo molto turbato, come se stesse
vivendo "un brutto sogno". É da qui, da questo avvenimento
d'infanzia che prende origine il turbamento dell'animo del cantante
che riporterà questo suo disagio nella sua musica, con molta
aggressività.
La nuova scena vede Jim che,
trasferitosi in California nel 1965, si invaghisce di una ragazza di
nome Pam. Iscrittosi alla scuola di cinema pian piano capisce che
vuole altro dalla vita, vuole gridare il suo disagio, il suo
turbamento. Così, l'artista lascia la scuola dicendo al professore:
"ho chiuso".
Nella
scena seguente, in cui si vedono Jim e Pam confrontarsi sulla vita, è
possibile capire qualcosa sull'animo di Jim dalle sue stesse parole:
"mi eccita la morte, la vita fa più male della morte;
mi sento più vivo a confronto con la morte, provando dolore; il
dolore fa male se sei vivo, mentre quando si muore tutti i dolori
spariscono". Una volta
abbandonata la scuola di cinema, Jim iniziò a scrivere poesie e
canzoni: ecco che comincia a delinearsi la figura del cantautore.
Insieme ad un amico
pianista, Jim decise di mettere su un gruppo al fine di creare i
"miti" per i nuovi valori in atto nel mondo. Jim ha già
un nome per il complesso, The Doors, porte della mente, porte della
percezione.
Venne
così a formarsi la piccola band, composta da pianista, batterista,
chitarrista e voce; iniziarono le prime registrazioni e dopo alcuni
tentativi prende vita la canzone "Light my fire", divenuta
in brave tempo un grande successo; da lì cominciarono i numerosi
successi dal vivo della rock – band ed in seguito, cacciati dal
locale Whisky a go-go
di Los Angeles a causa del comportamento indecente di Jim, iniziò la
lunga serie di successi discografici e di registrazioni in studio.
Jim Morrison divenne "il dio del rock" e da lì iniziò la
vita sregolata della rock – star: droga, alcool e donne. Le canzoni
di Jim, come lo stesso cantante rivela in un'intervista, parlano di
amore, morte e viaggi; egli crede negli eccessi e vive nel suo
subconscio. Il pubblico per le apparizioni dei Doors stava diventando
sempre più maestoso, a tal punto che, in un'esibizione del 1968 a
New Haven, i vigili del fuoco furono costretti a liberare i corridoi,
invasi dai fan, per motivi di sicurezza. I fan presenti in sala,
impazziti letteralmente lanciarono fiori sul palcoscenico fin che
Jim, polemico contro le istituzioni e le guardie, venne portato via e
il concerto interrotto.
Jim
voleva usare la musica per abbattere il muro che divide
l'umanità, non per i soldi. Nel
1969, durante un concerto a Miami, Jim, ingrassato e cambiato
nell'aspetto venne arrestato, processato e condannato ai lavori
forzati per istigazione alla droga. Durante il periodo di isolamento,
il cantante impazzì e nel 1971, dopo essersi trasferito a Parigi con
Pam, venne trovato privo di vita nella vasca da bagno in circostanze
mai chiarite del tutto. Pam lo raggiunse tre anni dopo.
Commento:
Una riproposizione della vita e della carriera di Jim Morrison e
della sua band "The Doors" in un ritratto autorevole da
parte di Oliver Stone contornato anche da immagini e sequenze della
vita di Jim da piccolo. Rilevante è il primo flashback in cui si
vede Jim turbato dopo aver visto gli effetti dell'epidemia in New
Mexico; è questo il momento in cui prende origine il turbamento
esistenziale dell'artista, confluito poi nelle canzoni, nella sua
poderosa voce carica di aggressività, nel suo pensiero e nei suoi
comportamenti. Altro momento importante della carriera della band,
come si può vedere anche nel film, è quello in cui, a causa del
comportamento indecente di Jim, i quattro vengono cacciati dal locale
di Los Angeles. É questo un punto di inizio della vera carriera con
i vari successi discografici, le tournèe e le esibizioni di
successo; da qui tutti gli avvenimenti mondani venivano accompagnati
dalle canzoni dei "Doors". Si è visto come l'artista in
questione abbia formato la sua espressione e il suo modo di essere e
di cantare dagli avvenimenti della vita e dalle situazioni in cui è
venuto a trovarsi, a tal punto che, egli si trovava a suo agio più
con l'idea di morte che con la vita stessa.
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