Contesto storico:
Siamo nell'anno 1482, alla fine del
Medioevo e del mondo gotico. É l'epoca del Rinascimento, portatore
di nuove idee e di una nuova estetica nelle arti. L'inquisizione
prende piede in Spagna: gli Arabi vengono cacciati e gli Ebrei
perseguitati. Si mette in dubbio il senso della vita. Per quanto
riguarda il territorio italiano, Galileo afferma che la terra è
rotonda e Leonardo disegna macchine che volano; viene inventata la
stampa a Norimberga da Gutemberg; Lutero riscrive il Nuovo Testamento
e mette in dubbio la fortezza della Chiesa; ci sarà la scoperta
dell'America da parte di Cristoforo Colombo; Nostradamus annuncia la
fine del mondo per l'anno 2000 e a Firenze, Savonarola brucia i libri
sulla pubblica piazza. É un periodo ricco di contrasti e di nuove
idee e l'opera in questione, realizzata proprio in questo contesto è
una rappresentazione della cultura dell'epoca.
Recensione:
In particolare,
Notre-dame de Paris narra le vicende di Quasimodo, campanaro gobbo
della cattedrale Notre-dame di Parigi e del suo grande amore tragico
e impossibile per Esmeralda, una bella gitana. Si tratta di un amore
condannato dall'ingiustizia e dall'ipocrisia.
L'opera, divisa in
due atti, mostra come Quasimodo, condannato dalla sua deformità a
nascondersi nella cattedrale, vedendo Esmeralda danzare e cantare
sulla piazza, se ne invaghisce e ne rimane colpito. Esmeralda, però,
è infatuata di Febo, capitano delle guardie del re, il quale è
fidanzato con Fiordaliso, giovane e ricca borghese, ma la bellezza
esotica di Esmeralda non lascia indifferente neanche lui.
D'altra parte
Frollo, arcidiacono della cattedrale, nota Esmeralda e in segreto
inizia a desiderarla ardentemente. Così, dopo aver visto i due
amanti insieme, pugnala Febo alle spalle e fa arrestare Esmeralda,
con l'accusa di aver tentato di uccidere l'uomo e questa viene
imprigionata per stregoneria. Qui si chiude il primo atto e durante
la pausa vengono cantate delle canzoni. All'inizio del secondo atto
si vede Frollo che vuole approfittare della situazione e offre ad
Esmeralda la libertà in cambio del suo corpo. La ragazza rifiuta e
viene liberata da Quasimodo, il quale le offre nascondiglio nella sua
torre. Clopin, amico di Esmeralda, attacca la torre di Quasimodo
perché aveva frainteso le sue intenzioni; allora le guardie,
capitanate da Febo, nel tentativo di sedare la rivolta uccidono
Clopin e catturano Esmeralda. Febo desidera la morte di Esmeralda
perché solo in quel caso avrebbe potuto sposare Fiordaliso e così
Esmeralda viene condannata all'impiccagione. Quasimodo, distrutto dal
dolore e folle di rabbia, fa cadere Frollo dalla torre, dopo essersi
accorto del suo tradimento.
L'ultima scena
della rappresentazione vede Quasimodo che porta il corpo dell'amata
alla fossa comune e si lascia morire al suo fianco. “l'amore non
saprà morire al di là dell'aldilà”
Commento:
L'opera è tratta
dall'omonimo romanzo di Victor Hugo ed è ripresa dal vivo nell'Arena
di Verona. É una storia di amore e di passione che arriva a un
tragico epilogo, la storia di un amore impossibile.
Tutte
le scene vengono recitate cantando, come se fosse un'opera del tutto
lirica. Ciò è evidente già dall'introduzione che vede la prima
scena in cui la Corte Dei Miracoli, di cui Esmeralda e Clopin fanno
parte, canta e balla nella piazza della cattedrale. Qui avviene il
primo contatto visivo tra Quasimodo ed Esmeralda; è un momento
cruciale della narrazione, perché si genera in Quasimodo
quell'amore, destinato a perire, per la bella gitana. Si canta: “noi
siamo gli stranieri, donne e uomini di povertà” e si chiede asilo
presso notre-dame. Si nota qui la tendenza a liberare il territorio
parigino dai clandestini e la richiesta di asilo degli stessi. La
frase più rilevante di questa scena è: “oggi
è il giorno che verrà, finisce il tempo delle cattedrali”;
questa frase dà una descrizione del futuro del mondo: è un nuovo
giorno. Esmeralda,
figura che spicca tra la “marmaglia”, è una bella gitana,
zingara, anche lei condannata all'esilio; “ha
l'età dell'amore”, è
infatti molto giovane.
Altra figura che
spicca è quella del poeta Gringoire, il quale sposerà Esmeralda per
salvarsi dalla Corte Dei Miracoli. I personaggi citati fin ora
rappresentano la fascia della società più bassa, come si può
notare anche dai loro abiti. Esmeralda, interpretata da Lola Ponce, è
una giovane zingara che canta e balla in piazza, la straniera nella
città dotata di una bellezza selvaggia; Clopin, interpretato da
Marco Guerzoni, è il capo della Corte Dei Miracoli e protettore di
Esmeralda; Quasimodo, interpretato da Giò Di Tonno, è il campanaro
di Notre-dame, schiavo di Frollo; Gringoire, interpretato da Matteo
Seti, è il poeta delle strade, amico di Frollo. Nelle scene
successive vediamo avvicendarsi altri personaggi, tra cui Febo,
Frollo e Fiordaliso: Febo, interpretato da Graziano Galatone, è il
capo delle guardie del re, di cui si invaghisce Esmeralda; Frollo,
interpretato da Vittorio Matteucci, è l'arcidiacono della
cattedrale, combattuto tra la fede e il suo amore per Esmeralda che
lo farà impazzire; infine Fiordaliso, interpretata da Claudia
D'Ottavi, è la fidanzata di Febo, gelosa di Esmeralda. I restanti
personaggi sono quelli appartenenti al corpo di ballo, composto da
italiani e stranieri. Gli arrangiamenti e la direzione musicale sono
affidati a Riccardo Cocciante, Serge Perathoner e Jeannick Top.
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