NATALE COL BOSS ............................................................ parodia e divertimento per le feste


In sala dal 16 dicembre e ambientato a Napoli, il lungometraggio di Volfango De Biasi tocca, in un certo senso, il versante camorristico costruendovi attorno un soggetto parodiaco. Protagonista ne è il boss Scavafosse, soggetto al cambio di fisionomia a colpi di bisturi. Saranno, infatti, i chirurghi Alex e Dino, interpretati dallo scintillante duo comico Lillo e Greg, a cambiargli i connotati e farlo diventare uguale a Peppino di Capri, partecipazione straordinaria nel cast del film.








Qui il primo equivoco del film, alla base del tessuto comico della sceneggiatura, in quanto desiderio dello Scavafosse era assumere le sembianze di Leonardo Di Caprio. Sulle tracce del boss Leo e Cosimo, due agenti di borgata interpretati da Francesco Mandelli e Paolo Ruffini, affidati al caso per la loro presunta incompetenza. In combutta con il boss, infatti, il commissario Zagaretti (Enrico Guarneri) sembrerebbe intenzionato al doppiogiochismo seppur salvando la faccia, fine ultimo che, però, sarà ostacolato dall'operato degli agenti, supportati innanzitutto dalla moglie di Leo Sara (Giulia Bevilaqua), ex poliziotta in via di reintegro come infiltrata. La donna, presa talvolta in atteggiamenti ambigui, diverrà, infatti, il personaggio chiave nella protezione dei testimoni. Punto di scioglimento dell'intreccio sarà l'incontro sul palco tra il reale cantautore campano e il suo “clone”, smascherato sulle note di Saint Tropez. Prettamente costruito su equivoci e scambi di persona, il tessuto cinematografico della pellicola risulta caratterizzato da un buon contorno, costituito dalla colonna sonora composta da Claudio “Greg” Gregori, tra gli altri, e da una sceneggiatura efficace scritta a più mani, tra cui quelle di Pasquale “Lillo” Petrolo, a testimonianza del ruolo centrale del duo comico, non soltanto tra le file del cast.

















Produzione e distribuzione Filmauro, il lungometraggio italiano spicca notevolmente per l'interpretazione dei caratteri centrali rivelando, in senso lato, la costruzione della sceneggiatura per episodi, tra cui quello di cui è protagonista il duo Mandelli – Ruffini e quello con Lillo – Greg, a concatenarsi tra loro nella resa efficace della commedia.

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