VIVA L'ITALIA ......................................................... identità e valori nazionali esaltati tra commedia e provocazione
Mettendo in luce alcune
delle malattie attuali del Bel Paese, il secondo film di Massimiliano Bruno sembra
muoversi in direzione dell’assunzione di consapevolezza delle qualità
indissolubili della società, prima tra tutte quella della necessaria verità nell’ottica
del viver comune. Attraverso una selezione adeguata di musiche ed una
fotografia lodevole, procedono le azioni dei nostri protagonisti, i quali
giungeranno a riacquisire uno dei valori insindacabili dell’esser umano.
Un film leggero e
divertente che fa riflettere, muovendosi lungo il filo narrativo della
rilettura di alcuni articoli della Costituzione italiana, una narrazione resa ancor
più coinvolgente dalla comicità di fondo nelle gesta dei tre figli dell’onorevole
Michele Spagnolo (Michele Placido), un politico che arriverà alla
consapevolezza della necessaria ricerca di verità nella vita. Tre gli oggetti
principali della sua campagna elettorale, il lavoro, il successo e la famiglia,
da intendersi indispensabili alla costituzione della società italiana. Riccardo
(Raoul Bova), Valerio (Alessandro Gassman) e Susanna (Ambra Angiolini)
risultano essere tre personalità molto diverse tra loro, seppur siano esse
accomunate dall’origine, ognuno con le proprie aspirazioni e debolezze. Attorno
alle loro vicende vengono accostate le scene esilaranti del mondo della sanità,
di quello imprenditoriale e di quello della recitazione, di cui i tre sono
protagonisti, fino ad arrivare alla presa di consapevolezza del valore supremo
dell’umanità, quello della famiglia, un’unione che, partendo dalle cure per il
padre malato, andrà ricostituendosi nel corso del film, come fosse un album di
fotografie da proseguire.
Il surplus della
comicità è dato da questo incontro – scontro tra i tre universi caratteriali
apparentemente lontani, tingendo ancor più il soggetto narrativo con una
variazione dialettica variegata ed interpretazioni degne di nota. Tra queste quella
del finto omosessuale interpretato da Rocco Papaleo, l’infermiere interpretato
da Maurizio Mattioli, fino ad arrivare ad un altro dei caratteri centrali,
quello di Marco, attore e bodyguard interpretato da Edoardo Leo.
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