Ispirato al romanzo a
fumetti il blu è un colore caldo di
Julie Maroh, il film capolavoro di Abdellatif Kechiche tratta della storia
della scoperta dell’amore da parte della giovanissima Adele, interpretata da Adèle
Exarchopoulos, la quale si misurerà nel corso dello svolgimento di una vita
consuetudinaria con incomprensioni intime di sé stessa e con le proprie
tendenze che finiranno per sostituire le sue certezze, prima tra tutti quella
della coppia formata da uomo e donna.
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Ingenuità e stupore |
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Maturità e interesse |
Messa in soggezione
dalle compagne di classe, la giovane tenterà di trovare l’amore vero in Thomas
(Jeremie Laheurte), un ragazzo della stessa scuola in realtà innamorato di lei,
non riuscendovi, però, a trovare completo appagamento. Da qui si sviluppa il tema
centrale di tutto il lungometraggio, quello della storia con Emma, una ragazza
trasgressiva incrociata per strada, interpretata da Lèa Seydoux. Proprio questo
il fulcro principale del film che, prendendo sviluppo dall’incontro suddetto,
si tramuterà per la protagonista in un sogno, come quello vissuto nelle
fantasie notturne, realizzandosi poi in una storia misteriosa e velata tra le
due. Affascinata dal colore blu dei capelli di Emma, Adele si troverà a far i conti con
un cambiamento interiore di notevole portata, dopo esser entrata in contatto
con la ragazza dei suoi sogni all’interno di un locale sui generis, da cui uscirà visibilmente maturata. Arricchito da un
contesto del tutto reale che non lascia spazio all’immaginazione, il tema narrativo
a fondo non nasconde nulla agli occhi del pubblico, caratteristica sottolineata
dalle soggettive sullo sguardo della protagonista e degli altri interpreti,
rese con una caratterizzazione spiccata sui contorni del volto. Nonostante vi
siano alcune scene spinte, infatti, il prodotto in sala si rivela essere un
film trasparente e senza peli sulla lingua, usufruendo talvolta di un montaggio
casareccio e riprese folkloristiche, dettagli utili ad avvicinarlo ancor più al
pubblico in sala. A render ancor più accattivante e scandire la narrazione ci
pensano le lezioni scolastiche sulla scoperta della femminilità, attraverso la
lettura di liriche in aula da parte dei compagni di Adele, apparentemente
turbata dalle sentenze, non volendo abbandonarsi all’idea di metter in
discussione le poche certezze che la vita e l’educazione familiare gli hanno
dato. Nel rapporto tra le due coesistono tutte le particolarità di un amore in
senso stretto, quali sentimento, gelosia, legame e senso di appartenenza,
caratteristiche inevitabilmente spezzate da uno dei mali del rapporto di
coppia, il tradimento. Diventata una pittrice di discreto successo, Emma avrà a
che fare con l’evanescenza dei sentimenti della compagna che, data l’assenza
della tranquillità interiore, si troverà a fare i conti con un nuovo
cambiamento e a perdersi in altre emozioni.
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Ambientazione realistica |
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Caratterizzazione del volto |
In ultima analisi,
attraverso un montaggio lineare e quanto più stilizzato, il film passa in
rassegna prima le fasi di scoperta e sviluppo del nuovo sentimento, inserendolo
poi nella vita reale e professionale delle due, portandolo infine ad un punto
di rottura e di non ritorno, un trascorso effettivo di una vita sentimentale
reale, incarnata qui da due caratteri femminili. Premiato in occasione del
Festival di Cannes e dell’ European Film Awards, il prodotto di Kechiche si
rivela come un film provocatorio sul tema profondo ed intimo dell’amore,
sottolineandone anche la naturalezza attraverso il legame instauratosi tra due
donne.
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Gioia del rapporto |
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