Come
di norma, al termine di un concorso è lecito tirar le somme
riguardanti la partecipazione registrata e i risultati ottenuti. In
particolare, l’ottava edizione del festival cinematografico romano,
ha registrato un incremento notevole degli spettatori, degli
accreditati e dei partecipanti agli incontri professionali con
personalità di spicco del mondo della settima arte, tra cui cineasti
di fama internazionale. Tutto ciò grazie alla qualità dei servizi
messi a disposizione e soprattutto dei lungometraggi in sala che
hanno richiamato anche l’attenzione di media nazionali ed
internazionali, riviste online e cartacee, televisioni e radio.
Passando
al momento clou della chiusura di ogni evento, quello della
premiazione ufficiale, tanto discussa quanto sorprendente, è
possibile notare una considerevole presenza di film provenienti dal
continente orientale, tra cui Seventh
Code
di Kiyoshi Kurosawa, premiato per la miglior regia e per miglior
contributo tecnico di Koichi Takahashi, Blue
Sky Bones
di Cui Jian, a cui è andata la menzione speciale della Giuria
Internazionale, composta da Veronica Chen, Luca Guadagnino, Aleksei
Guskov, Noémie Lvovsky, Amir Naderi, Zhang Yuan e presieduta da
James Grey. Miglior sceneggiatura ad I
am not him
del turco Tayfun Pirselimoglu e premio speciale della giuria a Quod
Erat Demostrandum
di Andrei Gruzsniczk, film rumeno sul regime comunista degli anni
’80, un film suggestivo dall’elevato tasso storico.
Matthew McConaughey è Ron -Dallas Buyers Club- |
Non stupisce
il premio assegnato a Matthew McConaughey per miglior interpretazione
maschile in Dallas
Buyers Club,
mentre coglie con sorpresa quello assegnato a Scarlett Johansson per
la miglior interpretazione femminile in Her,
riconoscimento motivato anche dal fatto che, seppur il suo
personaggio non appaia fisicamente nel film, riesce a configurarsi
come realmente presente attraverso le diverse tonalità vocali in
base alla narrazione, suggestione da aggiungersi all’assenza di
altri ruoli femminili maggiormente dominanti nei film presentati in
concorso, tra cui anche Acrid
dell’iraniano Kiarash Asadizadeh, rappresentato in sede di
cerimonia dall’intero cast, a cui è andato il premio per giovane
attore/attrice emergente. Per il concorso Cinemaxxi, la giuria
presieduta da Larry Clark e composta da Ashim Ahluwalia, Yuri
Ancarani, Laila Pakalnina e Michael Wahrmann ha conferito, tra gli
altri, il premio CinemaXXI per miglior film a Nepal
Forever,
lungometraggio
di
Aliona Polunina e il premio speciale della giuria CinemaXXI al
lungometraggio Birmingemskij
ornament 2
di Silvestrov e Leiderman. La cerimonia di premiazione, condotta dal
direttore Marco Muller e dall’attrice Anna Foglietta, a cui è
andato il premio Sorridendo Onlus, ha dato spazio a questi nuovi e
vecchi nomi della settima arte internazionale, permettendone
l’incontro con il pubblico e con i membri della giuria, riuniti per
l’assegnazione dei riconoscimenti nella Sala Sinopoli
dell’Auditorium-Parco della Musica.
Cerimonia di premiazione: miglior cast emergente -Acrid- |
I
premi collaterali, invece, consegnati in data 16 novembre, sono stati
conferiti a Border
di Alessio Cremonini per il miglior suono e a La
Luna su Torino
per miglior trucco cinematografico e migliori acconciature. Premio collaterale per miglior montaggio al film già decretato vincitore dell’edizione, Tir
di Alberto Fasulo, mentre quello per miglior fotografia è andato a
Yves Belanger per Dallas
Buyers Club,
a cui è andata anche la farfalla d’oro di Agiscuola. Miglior
interprete italiana è Valeria Golino in Come
il vento,
il film fuori concorso di Marco Simon Puccioni, in cui a momenti di
commozione si alternano stralci di tragedia.
Cerimonia di premiazione: miglior film dell'edizione 2013 -Tir- |
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