La quarantesima
edizione della rassegna cinematografica pescarese ha dato spazio anche
all’incontro con il connubio dei generi dell’avventura, azione e fantascienza,
amalgamati in un unico prodotto spettacolare. Si tratta del colossal Pacific Rim di Gulliermo Del Toro,
proiettato in anteprima nazionale al Multiplex Arca di Spoltore durante la
serata di ieri ed in sala da oggi. Un evento all’interno dell’evento, quindi,
che dà ancor più rilevanza a questa edizione speciale dell’appuntamento
multiculturale dedicato ad Ennio Flaiano, deceduto nel 1972.
Analizzando la tematica
del film, si nota come vengano messi in risalto gli effetti cinematografici
realizzati usufruendo di imponenti macchinari dei nostri tempi, utilizzati al
fine di configurare l’allestimento per lo scontro tra “mostri”. Soggetto del
film è l’arrivo dei colossali mostri Kaijù, appartenenti alla tradizione
cinematografica nipponica, arrivati sulla terra per terrorizzare e distruggere,
attraverso un attacco yeger. Per combattere tali esseri, emersi dai fondali
dell’Oceano Pacifico, il mondo ha unito le proprie forze e dato vita ad altri
mostri, i Jaegers, robot alti circa 90 metri e differenziati per azione e
provenienza, da USA ad Australia. Attraverso una stretta di mano neutrale, i nuovi difensori del pianeta necessitano
dell’interconnessione perfetta tra due piloti o rangers, siti uno nell’emisfero celebrale destro ed uno in quello
sinistro, collegati tra loro nel momento del ricordo o drift. Sul procinto dell’estinzione, la sorte dell’umanità viene
affidata al leggendario Gipsy Danger, pilotato da Raleigh Becket, richiamato in
servizio da Stacker Pentecost dopo cinque anni dalla perdita del fratello –
copilota ed una giovane recluta di origine giapponese che si rivelerà essere la
chiave della struttura narrativa, essendo in lotta per “la sua famiglia”.
Tematica della vendetta, quindi, quella che partendo dalla rabbia per la
perdita degli affetti familiari, si rivelerà lo scampo ai tristi ricordi del
passato a cui si dà particolare rilevanza nel corso del film e dell’intera narrazione
attraverso flashback e memoria. A conclusione della vicenda, si assiste all’incipit
della costruzione di un denso legame nella nuova coppia di piloti, Raleigh e
Mako, passati da un atteggiamento di imponenza e sicurezza dell’interno del
Jaeger alla trasparenza emotiva che si lascia intravedere dall’acqua
dell’oceano nella scena finale.
all'interno del Gipsy Danger |
Un prodotto cinematografico
significativo, reso strabiliante dal miscuglio di effetti speciali e luminosi finalizzati
a renderlo maggiormente al passo con i tempi, inseriti in una scenografia tridimensionale
ed una fotografia degne di nota attraverso un montaggio di tipo old/new. Distribuito dalla Warner Bros,
il progetto del film è partito da una sceneggiatura di Travis Beacham, a cui si
è avvicinato in un secondo momento il regista messicano.
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