FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA...............i premi del concorso prospettive italia


Francesco Bruni

Gli altri premi per il cinema italiano, per la sezione PIT del concorso, sono stati assegnati dalla giuria composta da Babak Karimi, Anna Negri, Stefano Savona, Zaho Tao e presieduta da Francesco Bruni. A Pezzi di Luca Ferrari è andato il premio per il miglior documentario, mentre ad Antonello Schioppa è stato consegnato il premio per il miglior cortometraggio con Il gatto del maine.


Il premio per il miglior lungometraggio è stato assegnato al film Cosimo e Nicole di Francesco Amato, meritevole anche di aver realizzato un’opera originale e senza particolari pretese, se non quella di offrire al pubblico una bella storia in un contesto drammatico. È il racconto della storia di due giovani, interpretati da Riccardo Scamarcio e Clara Ponsot, conosciutisi in occasione della manifestazione del G8. Collocazione storica precisa, quindi, il 2001, anno in cui c‘è stato l’incontro delle potenze di stato mondiali a Genova e da cui sono scaturiti tutti i disastri e le lotte tra manifestanti e black block. Le suddette vicende, non volendo avere il film un intento documentaristico degli avvenimenti, al contrario di Diaz di Daniele Vicari, ne occupano solo i primi minuti, mentre il tema di fondo è rintracciabile nella storia dei due giovani, conosciutisi in occasioni drammatiche e giunti alla bellezza dell’amore, passando tra insidie, spostamenti e ricerca di un nascondiglio perenne per scampare ai pericoli. Per questo motivo, si assiste durante il corso del film a uno slittamento della vicenda tra la terra di Nicole, il Belgio e Torino, Genova, Roma, luoghi in cui prosegue il viaggio dei due, accostando la tematica del viaggio a quella dell’amore in un parallelismo tra fuga e amore, fino ad arrivare a una prima separazione dei due protagonisti che riscopriranno il loro sentimento e la loro voglia di star insieme in una stazione di servizio.

















Un film toccante perché vede l’evoluzione dei due caratteri principali nel loro andar verso l’amore, passando anche attraverso il lavoro con Paolo, manager dell’organizzazione eventi del territorio, concerti e manifestazioni, interpretato da Sassanelli, il quale riesce a regalare una decorosa interpretazione nel carattere e ad accostarsi brillantemente a quella di Riccardo e Clara (Cosimo e Nicole), diligenti nel condurre la storia del film in un duplice rapporto di amore e paura, elementi rivisitati e contestualizzati sul versante della scena rock che va da Marlene Kuntz agli Afterhours.

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