Nell'articolo che segue si vuole
riproporre la carriera di uno degli artisti più acclamati al mondo,
un cantante innovativo ed entusiasmante, Michael Jackson, cantante e
ballerino il cui modo di ballare sfidava la forza di gravità,
deceduto a Los Angeles nel 2009.
Un artista unico:
La sua vita può essere definita una
continua sfida con se stesso, era un perfezionista, raramente
soddisfatto, artista pieno di talento, divertente e ricco di intuito,
totalmente immerso nel suo lavoro a cui dedicava la maggior parte del
tempo e, nonostante ciò, un uomo molto sensibile. Micheal non è
stato uno di quegli artisti che compaiono una volta ogni dieci anni o
nell'arco di una generazione: è stato un personaggio unico. Già
all'età di nove anni aveva piena consapevolezza di sé ed era alla
ricerca di qualche sfida avvincente da superare. Sapeva di essere
speciale, sapeva ballare cantare e recitare e voleva farlo al
meglio. Un'incredibile voglia di imparare, di superare sempre se
stesso e di essere il migliore lo portarono a studiare i grandi e ad
essere più grande. Le qualità che rendevano spettacolari le sue
imprese furono da sempre talento, creatività e una forte volontà a
superare se stesso. Secondo alcune testimonianze Michael non è stato
semplicemente “il re del pop”, ma il “più grande artista mai
esistito”. Infatti, oltre alle sue canzoni ciò che resta
inequivocabilmente straordinaria è la sua voglia di far bene, di
superarsi sempre, nonostante tutte le difficoltà. Analizzando il suo
modo di essere, il suo pensiero e le sue riflessioni, si configura
come un artista
unico.
Michael
nasce in una notte di fine estate del 1958 a Gary, nell'Indiana,
settimo di nove figli. Il padre, Joe Jackson, lavorava in acciaieria
e per evadere dalla routine di un lavoro duro e noioso, si dedicava
alla musica; aveva anche un complesso con suo fratello, lo zio di
Michael, chiamato i Falcons.
Dal momento che le prove del gruppo si tenevano nel salotto di casa
di Michael, nella famiglia si respirava un'aria di rythm & blues,
stile musicale del complesso. Fu così che i fratelli di Michael e
Michael stesso iniziarono ad appassionarsi alla musica e, prendendo
la chitarra paterna in garage mentre il padre era a lavoro,
realizzarono alcune composizioni. Michael sapeva cantare bene ed era
quindi la voce del gruppo. Un giorno il padre, rientrato prima dal
lavoro, li sorprese a suonare e, vedendo che non erano niente male,
decise di portare avanti l'impegno dei figli e di aiutarli. Nascono
così i Jackson 5 e, dopo i primi concorsi per giovani talenti,
sempre seguiti dal padre, iniziano a farsi un nome anche a Chicago.
Intanto il padre, dedicatosi totalmente ai figli tralasciando così i
Falcons,
aveva trovato un locale a Gary dove i ragazzi potevano esibirsi ogni
sera. Si tratta del locale Mr
Lucky,
da cui i Jackson avrebbero ricevuto qualche finanziamento per i
viaggi nel fine settimana, a Chicago o altrove, alla ricerca di altri
concorsi. Oltre a essere una fonte di guadagno quel lavoro stava
diventando un'occasione di divertimento e di crescita personale.
Il
primo disco:
Un giorno, dopo il successo ottenuto nei locali di
Chicago, il signor Joe Jackson portò a casa una cassetta da far
ascoltare ai figli. Le canzoni erano di Mr. Keith che non era un vero
cantante ma uno scrittore di testi e i ragazzi avrebbero avuto una
settimana di tempo per esercitarsi su quelle canzoni per incidere un
disco. Infatti Mr. Keith era proprietario di una casa discografica di
Gary e voleva incidere qualcosa di nuovo.
I
ragazzi iniziarono subito ad esercitarsi e a lavorare soprattutto sul
sound, tralasciando i passi di ballo e, appena si sentirono pronti,
vennero registrati dal padre su una cassetta. Alcuni giorni dopo
arrivarono i brani da preparare per il primo turno di registrazione
per il marchio Steeltown.
Dopo
le registrazioni, dopo vari tentativi, esce il primo disco dei
Jackson 5, dal titolo “Big
boy”.
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